Giorgio Mancinelli
- 02/08/2014 21:07:00
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X Cristina Bizzarri che mi ha scritto Gli ultimi tre versi, per me, di non facile lettura.
"..ove acquattate sul fondo giacciono dormienti le deità marine onde gli occhi splendenti di salsedine riflettono di lacrime vive ad alimentare la grande corsa dell’onde sulla sabbia prima di dover morire."
Se mai le parole del quotidiano possano spiegare i versi sciolti di una poesia creativa rappresentata per immagini, posso solo dire che il riferimento alle deità marine che popolano idealmente le profondità marine,quelle naiadi che imperlate di sale hanno gli occhi (quasi lo sguardo hanno di gemme), e le cui lacrime versate per il superamento del mito che le contempla, vanno ad alimentare le onde nella corsa che fanno verso la riva dove vanno a morire; perché londa che sappressa alla battigia, in essa trova la sua fine, assorbita dalla sabbia. In cui ho immaginato (e cercato di contestualizzare) lavvenuta fine del mito, affinché esso risorga. Pertanto ringrazio Cristina per la sollecita richiesta di chiarificazione. Buone vacanze.
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